Piccolo Teatro
Théâtre à l'italienne
Fondato a Milano nel 1947 da Paolo Grassi e Giorgio Strehler, (che lo
dirigeranno insieme fino al 1967; poi ci sarà il solo Grassi alla guida del Piccolo
fino alla sua nomina a Sovrintendente della Scala nel 1972. Dopo di lui e fino alla morte
avvenuta nel 1997 sarà Strehler a dirigerlo), il Piccolo Teatro è il primo
esempio di organizzazione stabile della scena in Italia. Il suo sipario si apre per la
prima volta il 14 maggio del 1947 conL'albergo dei poveri di Gorkij, in una serata che vede
in platea tutta la Milano della cultura e dello spettacolo.
Con i suoi
cinquecento posti e il suo minuscolo palcoscenico - guidato da due giovani di poco
più di vent'anni, uniti da un'amicizia adolescenziale cementata da un identico amore
per il teatro e da comuni scelte sociali, politiche ed estetiche, usciti dalla tragica
esperienza della guerra e del fascismo -, il Piccolo si propone, fin dall'inizio, di essere
un teatro d'arte per tutti con un repertorio "misto": internazionale, ma allo
stesso tempo legato alle proprie radici come dice il manifesto che ne suggella la
nascita.
Un teatro
necessario
Si afferma dunque in Italia, per la prima volta,
l'idea di un teatro necessario, bene reale dei cittadini, con scelte profondamente
innovatrici per quegli anni che previlegiano l'affermazione della regia contro la stanca
ripetitività del "grande attore" di stampo ottocentesco. Accanto alla
drammaturgia di tutto il mondo prende corpo al Piccolo Teatro un'estetica severa ma
poetica, che, sull'esempio dei grandi rinnovatori della scena, da Copeau aReinhardt, pone
in primo piano la formazione di un nuovo attore, all'interno di quell'organismo articolato
che è uno spettacolo, tenuto saldamente in pugno dal regista creatore. Del resto,
proprio l'altissima qualità estetica unita alla novità di un'organizzazione
per i tempi rivoluzionaria, costituiranno i due cardini dell'eccellenza del Piccolo Teatro
e del suo trasformarsi in esempio trainante per la scena
italiana.
Verso nuovi
spazi
Per lungo tempo il Piccolo - nato come teatro della
città di Milano, ma presto trasformatosi in ambasciatore della cultura italiana sui
palcoscenici di tutto il mondo e diventato Teatro d'Europa per decreto ministeriale nel
1991- , potrà disporre solo della piccola sala di via Rovello; ma già dagli
anni Sessanta Strehler e Grassi si batteranno per una sede più grande. E intanto
cercano di conquistarsi nuovi pubblici portando il teatro nelle periferie, aprendo le
porte, grazie a una politica dei prezzi innovatice, alle classi meno
abbienti.
Fra molte vicissitudini solo nel 1998 l'intero complesso di quella
vera e propria città del teatro sognata da Grassi e da Strehler sarà pronta.
Ma Grassi è ormai morto da più di un decennio e Strehler è scomparso
nella notte di Natale del 1997. Oggi il Piccolo Teatro che conta tre sale (quella storica
di via Rovello chiamata Sala Grassi, quella sperimentale del Teatro Studio inaugurata nel
1987, e la Nuova Sede chiamata Teatro Strehler), è diretto da Sergio Escobar mentre
a guidare le scelte estetiche è Luca Ronconi.
Largo Paolo Grassi, 2
Milano, MI, IT | 20121
Totale : 986
Parterre : 602
Balcon : 414